Intervista ad Andrea Benelli

andrea benelli
Andrea Benelli, classe 1980, ha iniziato gli studi di pianoforte all'età di sei anni, con il Maestro Francesco Manenti a Crema. Si è diplomato presso il Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano nell'anno 2000 in organo, nel 2002 in pianoforte e nel 2003 in clavicembalo. Ha collaborato fino al 2013 con l'Orchestra, la Filarmonica e i Cameristi del Teatro alla Scala in qualità di organista, pianista e clavicembalista, mentre nel 2014 ha iniziato a comporre brani per pianoforte solo. Nel 2015 ha registrato i suoi inediti nella prestigiosa Concert Hall Fazioli a Sacile, firmando un contratto discografico ed editoriale con la Don't Worry Records di Rolando d'Angeli a Roma. L'album in uscita a breve. www.facebook.com/BenelliOfficial www.instagram.com/BenelliOfficial www.twitter.com/BenelliOfficial www.youtube.com/BenelliOfficial

andrea benelliA breve uscirà il tuo disco. Raccontaci di questo lavoro e quali emozioni lo racchiudono.
Raccontarvi della musica presente in questo primo album è un po’ come raccontare una favola: tutto è iniziato per pura casualità.

Era l’estate del 2014, stavo per mettermi al pianoforte, dovevo ripassare i brani di un concerto che di lì a pochi giorni avrei eseguito.

Scaldando le mani con le consuete scale ho iniziato ad improvvisare e nota dopo nota è nato “Sogno d’amore”, brano che ho dedicato a Giovanna Caravaggio, la persona che segue la mia carriera come produttore e insostituibile amica.

L’ho registrato, postato sui social, ho inviato i risultati a tutte le etichette discografiche e Rolando d’Angeli mi ha contattato.

Questo album racchiude molto di me, della mia vita ed emozioni che mi riguardano, racconta di mia madre, delle difficoltà superate da mio padre, dipinge le mie sorelle, l’amicizia e l’amore che nutro per i miei cagnolini e gli animali in generale, racconta il mio vissuto e le speranze sul futuro che mi aspetta.

È sogno e realtà. Sono io.

Qual è il brano, presente nel disco, che più ti rappresenta?
Come ho detto pocanzi  in ognuno dei brani c’è un po’ di me.

Stando alle parole di mio padre, di cui mi fido ciecamente, il brano che gli ho dedicato Stronger Than Before è quello che mi rappresenta di più.

Forza interiore, voglia di mettersi in gioco, non darsi mai per vinto, rialzarsi senza guardare indietro, ma non dimenticare.

Conoscere il proprio passato aiuta ad affrontare il presente e a costruire un futuro solido e reale.
Talis pater talis filio ne vado orgoglioso.

Fino al 2013 hai collaborato con l’Orchestra, la Filarmonica e i Cameristi del Teatro alla Scala, sotto la direzione del Maestro Riccardo Muti. Quanto questa esperienza ti ha arricchito, sia umanamente che professionalmente?
Ahimè non ho mai potuto lavorare con il Maestro; l’ho visto solo il giorno della finale del concorso di organo per il Teatro alla Scala, perché purtroppo poi ha “lasciato” il Teatro.

Ma ho avuto la fortuna di avere al mio fianco negli anni Scaligeri,  il Maestro Massimiliano Bullo (il pianista del Maestro Muti durante tutti  i suoi anni alla Scala).

Io ed il Maestro Bullo siamo diventati poi grandi amici, lui mi ha tramandato il sapere appreso dal Grande Maestro.

In Scala comunque son passati i più grandi Direttori e da tutti ho attinto insegnamenti che porterò sempre con me.

E’ poi giunto il momento per te di “spiccare il volo”, dedicandoti alla composizione della tua musica. Qual è la tua fonte di ispirazione? Quali sono i compositori che più ammiri e che andrebbero (ri)scoperti dai giovani di oggi?
La mia fonte di ispirazione è la mia vita, lascio poi che sia lei a parlare alle mie dita.

Si forma un’immagine, un pensiero rivolto ad una persona, ad un fatto realmente accaduto o semplicemente frutto della mia immaginazione e poi…

Riscoprire un compositore? É cosa da intenditori.
Posso dirvi che ammiro tutti i compositori, sono lo specchio di chi affronta la vita con tenacia, di chi non si ferma difronte alle difficoltà, di chi dice se si chiude una porta non importa, si aprirà un portone.

L’impareggiabile Giuseppe Verdi ne è esempio, lui che venne bocciato all’esame di composizione nello stesso Conservatorio oggi a Lui dedicato.

Quando nasce l’amore per la musica ed in special modo quella classica?
Non so, probabilmente è nato con me, certamente il mio è un amore per la musica in senso Universale.

Per un duetto “insolitamente” musicale, con quale artista di piacerebbe suonare o collaborare?
Angelo Greco
, giovanissimo talento che dalla Scala di Milano è da poco sbarcato al San Francisco Ballet e mio carissimo amico. Per lui ho scritto due pezzi.

Quello sarebbe un duetto insolito, io e lui sul palcoscenico, mentre le mie dita corrono sul pianoforte lui volteggia sulle mie note.
Spero un giorno si possa realizzare, sprigioneremmo di certo grande sinergia.
Cinema e musica sono da sempre un binomio vincente. Ti piacerebbe poter realizzare la colonna sonora di qualche film?
Credo che qualcosa ci sia già tra le tracce di questo primo album.Dicono che la mia musica sia descrittiva, onomatopeica. Non so e non riesco ancora a spiegarmi da dove arrivi, “così è se vi pare“.
Di certo se un giorno la mia musica accompagnerà la storia di un film sarà una forte emozione ed un altro grande traguardo.
A quali progetti ora stai lavorando?
Sto seguendo un corso di perfezionamento accelerato per migliorare la preparazione di una valigia.A parte gli scherzi, nei momenti liberi continuo a “giocare” con le note, ma ora come ora desidero solo che esca l’album, curioso di vedere i risultati e leggere le opinioni della gente, dare grande soddisfazione a chi in questi anni mi ha sostenuto senza mai cedere, e poi girare il mondo con la valigia “ben preparata”E suonare, suonare, suonare la mia musica.

 

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